domenica 4 marzo 2012

04/03/2012 - Jambalaya n.24

Nella vita capita di essere usati, a volte anche in modo molto sottile. Non è che da parte di chi ti usa ci debba per forza essere calcolo o strategia, cionondimeno lo sfruttamento delle tue debolezze avviene comunque. Sospetto non ci sia rimedio definitivo, ma solo un antidoto da consumare una volta che si manifestano i sintomi. La differenza tra il soffrire o meno è nel sapere riconoscere per tempo la situazione, accettarla e ridimensionarla quanto basta per superarla il più velocemente possibile.

giovedì 23 febbraio 2012

23/02/2012 - - Jambalaya n.23

Mi piace categorizzare le persone, sebbene tutte le categorizzazioni siano fallaci e non completamente veritiere. Diciamo che servono come criteri guida per capirci e per comprendere chi abbiamo di fronte. Nella ricerca del piacere credo esistano due modelli essenziali:
a) da una parte chi preferisce i divertimenti "immediati" che gli consentano di pensare poco e di scaricare i nervi; non si tratta di persone meno intelligenti delle altre, ma semplicemente di soggetti che concepiscono il tempo libero come occasione di evasione e svago;
b) dall'altra coloro che ricercano una perenne "elevazione" attraverso consumi culturali di vario genere, cosa che spesso si abbina ad un certo gusto per l'introspezione e il confronto con gli altri. Per questi lo svago, talvolta faticoso dal punto di vista intellettivo, sta nell'interrogarsi sull'uomo e sulle sue prerogative.
Naturalmente ogni persona non applica interamente un modello piuttosto che quell'altro. E' semmai una questione di gradi e di priorità del momento, per lo più dettati dalle predispozioni personali che da scelte razionali.

mercoledì 4 gennaio 2012

04/01/2012 - Jambalaya n.22

Henry Ford pare abbia dichiarato che se avesse chiesto ai propri contemporanei che cose desiderassero per spostarsi più velocemente questi gli avrebbero risposto: "un cavallo più veloce". E se lui si fosse semplicemente limitato ad accontentarli non avrebbe inventato l'industria automobilistica. Questo aneddoto smentisce in pieno quei manager d'azienda che hanno come unico e solo obiettivo quello di soddisfare le esigenze del cliente. A volte i bisogni delle persone devono essere anticipati, se non addirittura creati (a patto che ciò non giustifichi scivolare nelle pratiche proprie del marketing più becero). Mi affascinano molto le persone visionarie. Hanno il potere di offrirti nuovi punti di vista con cui guardare la realtà...

martedì 27 dicembre 2011

27/12/2011 - Jambalaya n. 21

Ci sono momenti nella vita in cui ci si impantana. E ci si impantana a tal punto che la mota ti entra da ogni dove... naso, orecchie, occhi! Un disastro! Ripartire non è facile e quasi sempre occorre il traino di qualche fattore esterno, che si tratti di persone o circostanze fortunate non importa.
Appena ripartiti, credo che la cosa migliore da fare sia controllare che tutto sia in ordine: chiameremo questa fase, "fase del consolidamento". Per ritrovare la giusta motivazione occorre prima di tutto aggrapparsi alle cose che si conoscono meglio. Questo ci aiuta a ritrovare fiducia e slancio.
Solo dopo aver consolidato si è pronti per avviare la fase di ripartenza, quella che ci può condurre verso nuovi obiettivi. Mai, nemmeno per un secondo, smettere di desiderare... desiderare la scoperta, l'esperienza, il confronto con cose nuove. Mai. Altrimenti è un attimo impantanarsi di nuovo.

27/12/2011 - Jambalaya n. 20

La nostra cultura ha sviluppato un sapere di tipo analitico, credendo nel progresso scientifico e nell'approccio sperimentale sulle cose. Molte filosofie orientali propendono invece per un sapere istintivo, incentrato su un contatto diretto con la natura e con le sue leggi di base. Non credo che le due cose si escludano, sebbene farle coesistere sia tutt'altro che facile.
Per le decisioni quotidiane, dove sono richiesti metodo e disciplina, l'approccio analitico risulta senz'altro più efficace e "stimolante". E' un ottimo modo per rimanere concentrati e per ragionare su dati oggettivi piuttosto che sulle impressioni. Per le decisioni che rappresentano svolte più o meno grandi nel corso degli eventi, invece, ritengo che non si possa prescindere dall'istinto. Anche quando pensiamo di orientare le nostre scelte in modo neutro siamo sempre guidati dal nostro vissuto e da quello che pensiamo dovrebbe essere la realtà: in poche parole dalle idee. Un'idea, non sono certo io a scoprirlo, è una prospettiva con cui si guarda la realtà. Quando sviluppiamo delle idee, pertanto, incidiamo, volenti o nolenti, sulla realtà.

lunedì 5 dicembre 2011

05/12/2011 - Incursione n. 16

Il Ministro Fornero si mette a piangere per i sacrifici richiesti dal Governo. Monti subito dopo si taglia una vena ed ecco servita la manovra "lacrime e sangue" !!

05/12/2011 - Incursione n. 15

Un piccolo consiglio: non aspettate mai a dire quello che sentite dentro. I rimorsi ed i rimpianti sono sempre dietro l'angolo e l'orgoglio non fa altro che alimentarli.